Fasi di lavorazione

1. Preparazione
I supporti devono essere robusti, asciutti, lisci, privi di polvere, silicone o grassi.
Pulire i supporti con una scopa, eventualmente aspirare e spolverare.
Se necessario, effettuare un test di tenuta.
1. Preparazione
I supporti devono essere robusti, asciutti, lisci, privi di polvere, silicone o grassi.
Pulire i supporti con una scopa, eventualmente aspirare e spolverare.
Se necessario, effettuare un test di tenuta.

2. Incollatura delle fughe
Applicare TESCON RAPIC nel mezzo della fuga, srotolare e incollare la fuga pezzo per pezzo.
Sfregare bene con pro clima PRESSFIX.
2. Incollatura delle fughe
Applicare TESCON RAPIC nel mezzo della fuga, srotolare e incollare la fuga pezzo per pezzo.
Sfregare bene con pro clima PRESSFIX.

3. Posa del sormonto delle membrane
Applicare TESCON RAPIC nel mezzo del sormonto e incollare pezzo per pezzo evitando carichi o pieghe.
Sfregare sul nastro con decisione.
Semplicemente e nel rispetto delle mani con l’aiuto di PRESSFIX.
Fare attenzione a una contropressione sufficiente.
3. Posa del sormonto delle membrane
Applicare TESCON RAPIC nel mezzo del sormonto e incollare pezzo per pezzo evitando carichi o pieghe.
Sfregare sul nastro con decisione.
Semplicemente e nel rispetto delle mani con l’aiuto di PRESSFIX.
Fare attenzione a una contropressione sufficiente.

4. Doppi strati di nastro
Superficie del nastro (supporto) e colla speciale sono perfettamente coordinati, pratici e adatti ai cantieri edili.
TESCON RAPIC si può incollare sovrapponendo il nastro. Il nastro si può rimuovere dal rotolo in modo semplice e veloce, ma la massima forza adesiva si ottiene con forze di trazione ad azione lenta, ad esempio quelle generate dai movimenti strutturali. In questo modo si garantisce un incollaggio sovrapposto sicuro.
4. Doppi strati di nastro
Superficie del nastro (supporto) e colla speciale sono perfettamente coordinati, pratici e adatti ai cantieri edili.
TESCON RAPIC si può incollare sovrapponendo il nastro. Il nastro si può rimuovere dal rotolo in modo semplice e veloce, ma la massima forza adesiva si ottiene con forze di trazione ad azione lenta, ad esempio quelle generate dai movimenti strutturali. In questo modo si garantisce un incollaggio sovrapposto sicuro.